State prendendo in seria considerazione la possibilità di espandere il vostro business oltre i confini italiani? Volete essere sicuri di prendere la buona decisione e di riuscire nel vostro progetto di internazionalizzazione?
Prima di gettarvi a capofitto nella realizzazione di questo piano, sarebbe bene prima riflettere sulla buona strategia da adottare, sulle informazioni utili da raccogliere, su quali risorse finanziarie, logistiche e umane (collaboratori, partners, investitori…) coinvolgere e su come organizzare il lavoro del team che vi affiancherà.
#1 – Una strategia chiara e ben definita
Per valutare se l’internazionalizzazione è la buona decisione, bisogna innanzitutto:
- Farsi un’idea precisa del mercato estero. Questo comporta dover studiare i concorrenti, la loro offerta, il loro posizionamento e le loro strategie commerciali, i clienti e i loro bisogni, gli altri attori rilevanti del mercato, le tendenze e le prospettive future. Tutto questo con l’obiettivo di comprendere quale sia il potenziale di mercato per la vostra azienda, quali siano per voi le buone opportunità e quali le minacce al vostro successo.
Fare un’analisi precisa delle vostre forze e delle vostre debolezze per definire il buon posizionamento da adottare, la politica di prezzo e la strategia di promozione del vostro prodotto/servizio. In sintesi, definire chiaramente il vostro valore aggiunto rispetto alla concorrenza (un prodotto/ servizio innovativo? Un modello economico differente?…) e adattare la vostra offerta alle esigenze e alle aspettative dei vostri nuovi clienti nonché alle regole del nuovo mercato in cui avete deciso di lanciarvi.
#2 – Le giuste risorse finanziarie, logistiche e umane
A – Come per qualsiasi progetto, anche espandersi all’estero, richiede del capitale. É buona regola dunque, valutare se si abbiano le risorse finanziare sufficienti per sostenerlo. E’ necessario ovvero controllare lo stato di salute della propria tesoreria e capire quanto stanziare per il piano di espansione.
Di seguito una lista delle principali spese che dovrete mettere in conto e che in generale saranno ammortite su 3 o 4 anni:
- Spese legate alla creazione di una sede all’estero incluse le spese legali;
- Spese legate al personale che dovrete assumere in loco incluse le spese di formazione;
- Spese legate alla ricerca di nuovi clienti (fiere, saloni…) e alla comunicazione per promuovere il vostro marchio;
- Spese di viaggio per le trasferte ecc…
B – In funzione del vostro grado di conoscenza del mercato o dei mercati esteri nei quali avete deciso di impiantarvi, dovrete adattare il vostro circuito di distribuzione. Per esempio, scegliete un circuito corto se ancora non conoscete abbastanza i vostri clienti, le loro abitudini e il contesto culturale. Essere in contatto diretto con loro vi aiuterà senz’altro a comprendere meglio il vostro target e se bisogno adattare la vostra strategia. Oltre al circuito di distribuzione, dovete decidere anche come volete essere rappresentati all’estero: un ufficio di rappresentanza, una filiale, una succursale, una Joint Venture, un’acquisizione …
C- Le risorse umane sono cruciali. In un primo momento, potete identificare tra i vostri collaboratori, quelli che hanno più affinità e competenze con i processi d’internazionalizzazione (conoscenza delle lingue, esperienze passate all’estero, familiarità con altre culture, …) affinché possiate farvi accompagnare e consigliare. In seguito, dovrete sicuramente informare e formare il resto dei dipendenti affinché siano coscienti della nuova dimensione internazionale.
Oltre ai vostri dipendenti, potete ovviamente anche chiedere il sostegno di partners commerciali o investitori locali.
#3 – L’organizzazione del lavoro
Dirigere o lavorare per un’azienda internazionale, significa anche dover comunicare e collaborare con delle persone che sono geograficamente distanti. Quindi un’altra tappa fondamentale è scegliere gli strumenti adatti per agevolare l’internazionalizzazione.
Al giorno d’oggi, le soluzioni offerte dal mercato sono innumerevoli
- Le piattaforme per le videoconferenze: sicuramente tra le soluzioni più conosciute e di facile utilizzo ci sono Zoom, Google Meet e Microsoft Teams.
- I tools per la gestione di progetto: Trello, Asana, Notion, Zoho solo per citarne alcuni.
- I software per la contabilità: SAP, Microsoft, SAGE…
- Le soluzioni per la gestione delle note spese professionali come N2F soprattutto se dovete trattare le spese per le trasferte dei vostri collaboratori.
N2F, l’app note spese per le aziende che hanno deciso di internazionalizzarsi
Se avete deciso di espandere il vostro business all’estero, sicuramente avrete bisogno di una soluzione per le note spese che possa gestire e contabilizzare in modo semplice e veloce gli anticipi e i rimborsi per le trasferte effettuate all’estero.
Grazie a N2F, il software per la digitalizzazione delle note spese leader in Europa, e alle sue molteplici funzionalità tutto ciò sarà possibile. N2F in particolare consente:
- Di inserire e trattare le valute estere tenendo conto dei tassi di cambio in tempo reale;
- Di gestire le autorizzazioni per le trasferte all’estero e i relativi anticipi di spesa;
- Di configurare l’APP note spese in più lingue;
- Di integrare e aggiornare le tariffe di rimborso chilometrico valide nei diversi paesi e calcolare automaticamente le indennità forfettarie;
- Di calcolare automaticamente l’IVA recuperabile nei paesi in cui la legislazione lo permette.